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La scelta compositiva è strettamente connessa allo studio del territorio della Val di Chiana aretina e all’architettura vernacolare in esso radicata. La forma è evocativa della tipica Casa Leopoldina: un blocco unitario a pianta quadrata sormontato da tetto a padiglione; a partire da questo prototipo, procedendo per sottrazione, si ottengono spazi negativi in cui si insediano le funzioni abitative e dunque il vuoto assume importanza preponderante. Gli ambienti sono distribuiti attorno alla corte centrale: ne deriva una configurazione a “L” che permette alla zona giorno e alla zona notte l’affaccio sul giardino lasciando al contempo nascosti gli spazi serventi. L’inserimento di grandi vetrate consente continuità di fruizione tra interno ed esterno oltre a concedere notevole luminosità all’abitazione. A completamento del progetto, è prevista una piscina rettangolare che affiora dal terreno andando a chiudere lo schema ortogonale della pianta. Il concept delle ville è un progetto nato dalla collaborazione con l’architetto Giacomo Bonci e l’architetto Elisabetta Minelli.
The compositional choice is closely linked to the aretina Val di Chiana area study and the vernacular architecture rooted in it. The shape is evocative of the typical Leopoldina House: a unitary square planed block surmounted by a hipped roof. Starting from this prototype, proceeding by subtraction, negative spaces are obtained in which the housing functions are settled so the void assumes preponderant importance. The rooms are distributed around the central court: that result in an “L” configuration that allows the living and the sleeping areas to overlook the garden while leaving hidden the serving spaces. The insertion of large windows allows the continuity of use between outside inside as well as granting considerable brightness to the home. To complete the project, a rectangular planned swimming pool emerges from the ground, closing the orthogonal scheme of the plant. The concept of the single houses is a project born from the collaboration with the architect Giacomo Bonci and architect Elisabetta Minelli.